Riflessioni

norAnche il secondo intervento è superato e stavolta spero che i ritocchini siano finiti così inizio a prepararmi per le mie sei settimane di radioterapia. So che la mia reazione immediata, della serie “ho finito ora andiamo via” un pochino confonde, ma anche se non si direbbe, non mi ha addormentato la stanchezza dopo una serata in discoteca bensì un’anestesia totale per mano di medici esperti. Eh sì, perché nonostante io ce la metta tutta a tirarmi su e ad affrontare questo periodaccio nel modo migliore, ho notato che più dimostri di avere le spalle forti e più si corre il rischio che le stracarichino. Ho visto più sorrisi in questi ultimi dieci mesi che non negli ultimi dieci anni. Ho visto sorrisi di donne forti, che per preservare la “normalità” all’interno della loro famiglia, hanno continuato a farsi coraggio e a mostrare di stare bene, anche quando avrebbero avuto voglia di gettare l’ancora e lasciarsi travolgere dal dolore e dai pensieri funesti che molestavano il loro corpo e la loro mente. E concordo con loro sul fatto che sia giusto godersi ancor più la vita ora che il nostro futuro è improvvisamente diventato incerto, ora che alla domanda “quanti anni dovrò lavorare ancora prima della pensione” si è sostituita quella ” chissà quante settimane mi daranno di radioterapia”.  Questo nostro pensare positivamente alla vita non significa che i nostri problemi di salute si cancellino come per magia. Purtroppo no, non funziona così. Ed è per questo che a quelle persone che vedendoci ridere e organizzarci un caffè al mare, o sentirci dire che abbiamo preparato un piatto particolarmente elaborato e difficoltoso non appena ci si è normalizzato il respiro, consiglio di riflettere prima di tirare le somme su una situazione che non si sta vivendo in prima persona. In certi casi, in cui la sensibilità è cosa buona, molto buona,  atteggiamenti superficiali e supponenti possono minare ottimi rapporti. La verità sacrosanta signori miei è che in certi momenti, tutte le nostre energie sono indirizzate a far sì che tutto funzioni al meglio e che la vita continui nel modo più normale possibile, senza inutili forzature. Magari abbiamo bisogno di aiuto per affrontare nuove realtà che si sono venute a creare, purtroppo non tutte siamo in grado di riprendere completamente il ritmo della vita che avevamo prima. Sicuramente non abbiamo bisogno di critiche sulle scelte che di fronte a questa nuova realtà dei fatti siamo tenute a fare. Si tratta di rivedere un attimo il nostro futuro e di adattare i nostri doveri all’attuale capacità.

1° P.S. Ho scritto questo articolo per sfogo personale ma sono sicura che sia adattabile a tantissime situazioni simili  e potrebbe servire a comprendere meglio la delicatezza della situazione e quindi a rendersi conto di quanto basti poco a creare ulteriore sofferenza.

2°P.S. Il sorriso in certe situazioni equivale ad avere “due bocce così”, passatemi il termine. Grazie donne meravigliose!

3° P.S. Ho il cancro mica l’emicrania post sbornia, quindi relax & go.

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