Convalescenza

Sono le otto del mattino e l’aria che entra dalla finestra spalancata è afosa. Il cielo è lattiginoso e grave, quasi a mostrare la pesantezza della coltre di umidità che contiene. Sono ancora comodamente sdraiata sul mio letto e realizzo che sono passati quarantadue giorni dal mio ultimo intervento chirurgico e anche se un po’ a rilento si procede verso la completa guarigione. In casi come il mio, dove la mastectomia bilaterale è stata eseguita dopo la fine delle cure e quindi dopo già una quadrantectomia e più di trenta trattamenti di radioterapia, ci possono essere diverse complicazioni e quindi il percorso di guarigione può essere un po’ lento. Ho tenuto i miei drenaggi per venti giorni e dopo qualche giorno si è manifestata un po’ di febbre che mi ha costretta a variare l’antibiotico e ad integrarlo con il cortisone. Il seno radio-trattato infatti ha incominciato a fare le bizze e a riempirsi di liquido che quando diventa tanto va aspirato. Sinceramente non so dire cosa sia più fastidioso, se l’aspirazione in sé o questa parte di me tesa e dolente che sembra voler scoppiare da un momento all’altro. Per fortuna ho un chirurgo esemplare, che mi ha ampiamente edotta per tempo riguardo a tutte le eventuali problematiche ed è sempre super disponibile e pronto ad intervenire e a seguirmi passo passo. Il mio tempo lo trascorro in compagnia del mio nuovo amico Casper che è arrivato inaspettatamente a dare un tocco di brio alle mie giornate e che si è unito alla mia combriccola di pelosetti e mi impegna tantissimo, visto che è ancora un dolcissimo e movimentatissimo cucciolo. Insomma, non posso ancora andare al mare ma in compenso ho tanto amore intorno e me lo godo. Di questo dono meraviglioso che è la vita, ho imparato a cogliere il bello nelle piccole cose, ad assaporare ogni attimo, anche quando può sembrare che non vada tutto esattamente per il meglio. L’estate sta appena iniziando e mi piace pensare che avrò tempo per godermela e sarà fantastico.

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